Grazie alla operativa collaborazione con Sony Europe, siamo ben felici di proporre ai nostri lettori il test della ben nota Sony a9 munita (finalmente) del Vertical Grip VG-C3EM (che consente lo stivaggio di due batterie NP-FZ100),
insieme allo zoomone Sony FE 100-400 f/4,5-5,6 presentato e commercializzato dal 2017, al momento il più estremo e dinamico ensamble del catalogo Sony, in attesa del nuovissimo 400/2,8 teleobiettivo però di ben altro livello economico
La presenza del VerticalGrip è obbligatoria per la corretta gestione
non solo nelle inquadrature verticali,
ma assolutamente anche in quelle orizzontali, di un insieme fotocamera/zoom dal peso complessivo superiore a 2,6Kg batterie incluse...
La macchina la conosciamo bene: è l'ammiraglia Sony in fatto di prestazioni velocistiche di scatto e di copertura AF, ma munita del suo VerticalGrip dedicato, cambia decisamente di fisionomia, davanti e dietro...
...ma sopratutto di lato
viene decisamente voglia di impugnarla
e finalmente anche il mignolo... ha per sè spazio e presa, ergonomicamente valida.
Pure il monitor appare finalmente protetto da potenziali urti dal basso
il battery holder tiene due efficientissime NP-FZ100 e ha una chiusura a chiavistello che garantisce ottima tenuta elettrica.
Il Sony FE 100-400mm f/4,5-5,6 GM OSS
è uno zoom prodotto dal 2017, appartenente alla classe più elevata (G Master) delle ottiche Sony, quelle che sfruttano tutte le potenzialità elettroniche dei corpi macchina con i quali la comunicazione è totale.
Forte di un complesso schema da 22 lenti in 16 gruppi, alcuni dei quali a bassa e bassissima dispersione, la lente frontale rivestita al Fluoro per consentire facile pulizia da grasso, ditate e gocce d'acqua,
dalla pioggia e dagli schizzi è inoltre protetto da una serie di O-ring di impermeabilizzazione globale
Pesa ben 1581 grammi e, non essendo IF, si allunga da 20cm alla focale minima, per arrivare a 28cm quando si regoli alla massima.
Diametro barilotto da 9,4cm e filettatura filtri da 77mm, gestibile, nel caso di un polarizzatore per esempio, dall'apposita finestrella ricavata sull'ampio paraluce (in plastica)
Pulsanti di memorizzazione AF sul barilotto, personalizzabili da menù per utilizzarli, ad esempio, con l'eyeAF
Distanza minima di messa a fuoco di 98cm dal piano focale, ma purtroppo nessuna indicazione sul barilotto della distanza di ripresa (inspiegabile per un'ottica di destinazione professionale) .
Interessante invece la regolazione, con apposita ghiera, della morbidezza di intervento della ghiera di focale, utile per evitare che l'elicoide, per il peso della sezione anteriore, tenda a scivolare in avanti, cosa piuttosto fastidiosa per esempio con obiettivo fissato su treppiede ed inclinato verso il basso.
In posizione di massima frizione (tight) in effetti l'obiettivo si blocca
ma non è abbastanza forte da reggere anche la fotocamera se il peso di questa gravi interamente sull'ottica...
Sul lato sinistro del barilotto la plancia degli slider che comandano AF/MF, il limitatore di range, che in determinati casi risulta utile, per evitare sporadici hunting, lo stabilizzatore e la sua soglia di intervento tra stabilizzazione statica e "dinamica" durante un panning ad esempio.
Il motore dell'AF, Direct Drive SSM
è molto efficiente e consente grande fluidità nelle riprese video, nella transizione silenziosissima dell'AF-C durante una panoramica.
La lente frontale dotata di rivestimento antiriflesso ai nanocristalli, misura 77mm di diametro: è quindi compatta, grazie alla ridotta luminosità massima di f/4,5 alla minima focale (che a 105mm è già f/5 a TA) e diventa f/5,6 a 400mm (ma lo è già a TA fin dai 165mm).
Baionetta FE con "sole" quattro viti di fissaggio
Supporto per il treppiede orientabile e dotato di attacco a baionetta, smontabile, per una veloce estrazione dettata dalle necessità di ripresa.
Uno zoom professionale, non particolarmente luminoso quindi, ma dotato di tutti gli espedienti (motore AF, stabilizzazione) per poter funzionare al meglio delle aspettative sicuramente esigenti e specifiche di chi spenda i 2.600 euro necessari per acquistarlo
Ho avuto a disposizione per una settimana queste attrezzature, il cui valore complessivo di acquisto ammonta a più di 6500 euro, tenendo sempre in considerazione l'utilizzo professionale che deriva dal loro acquisto e che ho realizzato con reportage utili a comprendere il potenziale dei pregi e il bilancio inevitabile dei difetti che potessero manifestare.
Al momento questo 100-400/4,5-5,6 è l'unico telezoom GMaster che consenta di sfruttare tutte le migliori caratteristiche della Sony a9 per la quale è stato quindi pensato, a partire dalle possibilità di AF dinamico e legato al riconoscimento dei volti e/o degli occhi del soggetto su cui si mette a fuoco, oltre alle possibilità offerte dall'otturatore elettronico e dalla raffica della ILCE-9.
Certamente un teleobiettivo serve ad avvicinare soggetti lontani,
ma ugualmente a ricomprendere in inquadratura parti definite di vedute
l'escursione focale da mediotele a supertele di questo GM si presta a realizzare inquadrature ben differenti concettualmente con un gesto di zoomata reso semplice ed agevole anche dalla possibilità di regolazione della durezza della ghiera: davvero una prima, che io sappia !
La pdc ovviamente risente della focale alla quale si diaframmi per ottenere ulteriore nitidezza: già a 300mm è ben difficile operare per ottenere significative differenze
In tutto ciò mi pare di ottenere, anche in piena luce, uno sfuocato incoerente con le nove lamelle di cui è composto il diaframma: mi pare si impasti un pò lo sfondo e mi riservo di ricontrollare ancora.
La maneggevolezza dell'insieme, grazie al Vertical Grip, è decisamente migliorata, rispetto all'utilizzo passato della a9 con ottiche meno impegnative di questa come il 70-200/4 con cui l'ho usata
La ghiera di maf manuale, davanti a quella di zoomata, essendo ben dimensionata (nonostante non mi sia mai capitato di doverla utilizzare per correggere errori, mai avvenuti, dell'AF) ogni tanto interferisce nelle transizioni da inquadratura orizzontale a quelle verticali, considerando che questo 100-400mm vada utilizzato prevalentemente a mano libera grazie all'ottima stabilizzazione di cui è dotato, nonostante il peso. L'interferenza non produce errori di valutazione dell'AF, ma mi è capitato in alcune occasioni di notare esitazione, cambiando inquadratura, dell'AF a riprendere velocemente il fuoco sul soggetto
Il windsurf in spiaggia è ottima palestra
per torchiare un telezoom come questo Sony GM
questi sedici scatti in raffica High sono classificati all'interno di un secondo (magari uno e mezzo...: su LR non ci sono i decimi)
Il Sony 100-400 sembra essere esattamente lo zoom base per il windsurf ripreso dalla spiaggia, le focali che servono alle brevi distanze
l'efficienza dell'otturatore della a9 non si smentisce: se rimpiango la a7III da poco provata, è solo per la maggiore autonomia di scatto:la Sony a9 paga il maggior consumo del sensore stacking, che si concretizza anche in un maggior surriscaldamento che per la sorellina appena uscita.
Il Vertical Grip è una manna dal cielo anche perchè stiva due batterie:
sessione di 2560 scatti e prima batteria al 16%... nelle stesse condizioni la a7III resterebbe al 45%
sulla a9 anche in standby,
a macchina accesa il consumo è tangibile (e visibile): e meno male che usa le batterie NP-FZ100 !!!
A parte i consumi da fuoriserie però
nulla di altro da eccepire se non il solito cruccio del buffer che si scarica troppo lentamente, dopo le sequenze più lunghe
e mi consente di rivedere i primi scatti della sequenza solo dopo aver finito...i compiti.
Anche qua, la neonata 7M3 sta su un altro pianeta: non per nulla l'ho definita la sorellina di questa a9...!
E ancora una volta, trovandomi in piena luce, voglio guardar meglio il particolare dello sfuocato a TA...croppando una parte dell'immagine precedente: a me non piace tanto come si schiaccia bruscamente subito oltre il piano di maf...
La concomitanza con il Festino di Santa Rosalia, la Santuzza, protettrice di Palermo, che si svolge tra la vigilia, nella sera del 14 luglio e poi, il pomeriggio del 15, con la processione dell'urna d'argento con le sacre spoglie, mi ha permesso di spremere macchina ed obiettivo in condizioni pressocchè impossibili: fiumane di fedeli e curiosi, assiepati per le strade del centro storico di Palermo, decisamente sottodimensionate, e le condizioni di non-luce della sera della vigilia, mi hanno stimolato a lavorare a sensibilità che hanno raggiunto i 12800 ISO in Auto Iso con AF-C su Flexispot e raffica media o lenta. I tempi di scatto non di rado sono scesi fino a soglie del 1/25" restando più che accettabili grazie all'OSS dell'obiettivo, combinato alla stabilizzazione del sensore della a9: un'abbinata ancora imbattibile !
il carro celebrativo quest'anno era dedicato
alla Santa Rosalia bambina
Leo Gullotta presentava lo spettacolo rievocativo della fine della epidemia di peste del 1624 a Palermo, propiziata dalla scoperta delle ossa della Santa, morta 4 secoli e mezzo prima sul Monte Pellegrino e dalla processione con la quale furono portate in giro per la città.
Quest'anno è stato una coreografia realizzata con danzatori, equilibristi e macchine sceniche, sul Piano del Palazzo Reale.
non un fuori fuoco anche in sequenze di soggetti in rapido movimento con queste condizioni di luce
impressionante la delicatezza di insieme,
anche scattando a 12800 ISO
nessuna flessione nè di macchina nè tantomeno dell'ottica: il solito "vecchio" problema di buffer della Sonya 9 solamente...
potevamo stupirvi con effetti speciali era Telefunken negli anni Ottanta...non Sony...
Dove le luci ridiventano bianche ovviamente tutto si riequilibra, anche rimanendo a 12800ISO 180mm f/5,6 t/500
un difetto veniale, comune agli otturatori elettronici può essere il banding luminoso causato da forti contrasti luminosi in inquadratura,
e sulle parti bianche si vede abbastanza bene in questa immagine.
Alla mezzanotte, insieme ai fuochi d'artificio, un'esibizione degli acrobati de La Fura dels Baus appesi ad una gru a 40 metri sopra le nostre teste ha definitivamente sancito un vincolo "carnale" tra me e i 2 chili e 6 etti dei miei attrezzi tenuti per un quarto d'ora sulla faccia, in mezzo ad un carnaio umano, scattando senza posa in condizioni improponibili e francamente, sconsigliabili...
stessi ISO ed f/, ma a 260mm e 1/13"...
(Ecco finalmente dei flares in controluce diretto...è stata dura ma ci sono riuscito a trovare la corda...)
Ora si animano... mentre le forze scemano e diventa difficile pure zoomare per regolare l'inquadratura rispetto le evoluzioni degli artisti,
la fotocamera ormai fa parte della mia faccia, si è incastonata...
Viva Palermo e Viva Santa Rosalia del Sindaco...
E si passa alla processione del giorno dopo,
molta folla ma situazioni certamente più gestibili della sera prima...
Se ulteriore destinazione possa essere considerata per un obiettivo come questo Sony GM 100-400mm montato su una mirrorless efficiente e ben nitida come la a9, quella è certamente il reportage di avvenimenti o ricorrenze, nelle quali si possa riuscire in pochi scatti a coprire un servizio, grazie alla decisiva escursione focale di questo obiettivo, il quale, se un difetto apparente ha è solamente di non poter passare inosservato, per colore e dimensioni...
Ma proprio per questo conferisce a chi lo utilizzi il crisma del "professionista" come in diverse occasioni in questi giorni, scattando con questo ensamble, sono stato ...sdoganato.
Il 19 luglio, ogni anno da 26, vado in via Mariano d'Amelio, luogo della strage Borsellino, alla commemorazione delle vittime, non essendomi fatto mancare neppure il 1992, subito dopo la strage stessa.
il grottesco, tardivo, divieto di sosta/zona rimozione
la gente affacciata ai balconi del palazzo che l'esplosione sventrò... con gli striscioni d'epoca
l'ulivo di Gerusalemme, piantato l'anno dopo, nel 1993,
con tutti i ricordi appesi dalle persone passate da qui negli anni...
...le persone...
il palco col fratello di Paolo Borsellino e chi viene a sperare insieme a lui
le agende rosse di Paolo Borsellino
Molte le domande, poche le risposte....
In questi frangenti il trio a9+grip+100-400 lavora alla grande senza intoppi e senza remore: le sequenze durano non oltre i tre, quattro scatti, l'autonomia basterebbe per una settimana, il buffer non guasta la soddisfazione, perchè qui si scatta e si riguarderà solo a casa: le espressioni si susseguono troppo velocemente, come gli spunti fotografici relativi ai momenti topici, per avere la tentazione di fermarsi a guardare quanto scattato.
L' escursione focale è quello che serve: quando non basta, si zooma con i piedi (avvicinandosi al soggetto).
Colori, contrasto e nitidezza sono il pane quotidiano di queste lenti su questo sensore: il Vertical Grip è fondamentale per reggere la fatica dell'attesa o dell'appollaiarsi su qualche ringhiera per avere un buon punto dal quale inquadrare.
Alla fine di questa lungo excursus...si capisce quanto mi sia divertito a scattare con questo zoom sulla mia Sony preferita? (Beh...da oggi insieme c'è anche la a7III, davvero un grande risultato tra economia di costi, rispetto i contenuti della a9 e livello qualitativo ottenuto)
Vorrei ripercorrere quindi gli aspetti salienti di questo corredo d'assalto Sony (mi riferirò sopratutto allo zoom):
Cose belle:
- Vertical Grip VG-C3EM...conditio sine qua non...è possibile usare in relax questo ensamble a9+100-400 Costa 350 euro? Va comprato prima dello zoom (o del 70-200/2,8... anche del f/4)
- Nitidezza, contrasto e caratteristiche complementari dello zoom: non distorce e vignetta molto poco
- stabilizzazione dell'ottica, davvero eccellente
- antiriflesso eccellente, praticamente mai un flare anche in controluce diretto
- ghiera di regolazione resistenza della zoomata
Cose meno belle:
- sfuocato a TA ed anche ad f/8: mi aspettavo meglio
- la luminosità massima: da 165mm a 400mm è f/5,6
- mancanza dell'indicazione della distanza di fuoco: necessaria su ottiche PRO
- qualche incertezza nell'AF dopo cambiamenti di inquadratura e su soggetti fortemente riflettenti
- l'elicoide che tende a uscire se inclinato verso il basso: manca un blocco
Grazie ancora a Sony Europa che ci ha consentito in tempi rapidissimi di poter usare queste attrezzature.
Max Aquila photo (C) per Sonyland 2018
A seguire, galleria di altre foto...
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